Filiera Italiana settore Marmo: +9,4% l’export nel 1° semestre 2022

Dopo aver chiuso il 2021 con una forte crescita delle sue esportazioni (+19,9% rispetto all’anno precedente e +1,3% sul 2019, con un pieno recupero dei livelli pre-pandemia) l’industria lapidea italiana ha fatto registrare anche nella prima parte di quest’anno un deciso incremento delle vendite sui mercati internazionali. Secondo le statistiche ufficiali di settore elaborate dal centro Studi di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE nel 1° semestre 2022 l’export aggregato di marmi e tecnologie Made in Italy – che rappresenta oltre il 70% del fatturato complessivo della filiera – ha infatti fatto segnare un aumento del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 1.565 mln di euro.

Nel dettaglio, nella prima metà del 2022 l’export italiano di marmi, travertini, graniti e pietre naturali in genere è aumentato in valore del 17,7%, attestandosi a 1.036,3 mln. A trainare le esportazioni sono stati i materiali lavorati e semilavorati – quelli a più alto valore aggiunto -, le cui vendite sono cresciute del 21,8% in confronto a quelle del 1° semestre 2021, raggiungendo gli 845,6 mln. Di segno positivo, ma decisamente più contenuto, l’incremento dell’export di grezzi (+2,5%), che ha toccato i 190,7 mln.

Per quanto concerne i mercati di destinazione, la Cina rimane il 1° acquirente di blocchi dall’Italia con importazioni per 93,7 mln (-7,6% rispetto ai primi 6 mesi del 2021), pari a circa il 50% del totale del nostro export di grezzi, seguita dall’India con 22,9 mln (+85,3%). Relativamente al segmento dei lavorati sono gli Stati Uniti a confermarsi leader della classifica dei Paesi di destinazione con acquisti per 251,9 mln, con un aumento record del 37,8%. Hanno fatto segnare una robusta crescita anche tutti gli altri principali mercati: Germania (+14,7%, 83,5 mln), Francia (+27,9%, 62,6 mln), Svizzera (+12,1%, 50,9 mln), Arabia Saudita (+51,4%, 33,5 mln), Austria (+12,4%, 23,6 mln), Emirati Arabi (+36,7%, 22,5 mln), Australia (+19,7%, 17,7 mln) e Canada (+13,3%, 17,2 mln). Unica eccezione è il Regno Unito, verso cui le nostre vendite sono diminuite del 15,1% (28,5 mln).

Per quanto riguarda il comparto delle tecnologie, nel 1° semestre 2022 le esportazioni italiane di macchine, impianti, utensili e altre attrezzature per l’estrazione e la lavorazione delle pietre naturali hanno raggiunto i 529 mln di euro, in lieve flessione rispetto agli ottimi livelli dello scorso anno (-3,9% la diminuzione in confronto al periodo gennaio-giugno 2021). Ricordiamo infatti che il 2021 era stato archiviato dai produttori del nostro Paese con una crescita su base annua del 18,5% del fatturato estero, che si era così riportato sui livelli pre-pandemia (+0,3% la differenza nei confronti del 2019).

A guidare la classifica dei mercati di destinazione sono sempre gli Stati Uniti, le cui importazioni di tecnologie lapidee Made in Italy nei primi 6 mesi dell’anno hanno fatto segnare un ottimo +26,5% rispetto allo stesso periodo del 2021, toccando quota 95,1 mln di euro. Molto sostenuto l’incremento del nostro export settoriale anche verso Francia (+48,9%, 2° buyer con 32,3 mln di acquisti), Germania (+13,2%, 30,6 mln), India (+91%, 26,9 mln), Brasile (+99%, 24,9 mln), Canada (+23,3%, 23,7 mln) e Turchia (+60%, 17,5 mln). Si segnala invece in lieve arretramento il mercato spagnolo (-6,8%), che rimane comunque 3° con 32,3 mln, e quello polacco (-6,4%, 26,8 mln), mentre è più deciso il calo fatto registrare dalle nostre vendite verso il Regno Unito (-35,4%, 20,8 mln).